Grest 2020! A che punto siamo?

Pubblicato giorno 24 aprile 2020 - 2020, Grest

Non possiamo dare una risposta completa, però condividiamo il punto a cui è arrivata finora la riflessione.

Riporto di seguito uno stralcio di articolo del Corriere della Sera, così da ricevere un quadro della situazione attuale direttamente dai professionisti dell’informazione!

Corriere della Sera, 23 aprile 2020, Valentina Santarpia

[…] È Franco Locatelli, il presidente del Consiglio superiore di sanità, a spiegare una volta per tutte perché non si possono riaprire le scuole a maggio, come ipotizzato in un primo momento dal ministero dell’Istruzione. «Riaprire le scuole vorrebbe dire riportare l’indice di contagio, l’R con Zero’, ben sopra l’1» […] Ovviamente, chiarisce Locatelli, si tratta di un suggerimento del Comitato tecnico scientifico e che la «scelta spetta al ministro e al governo». […]
«L’estate la pensiamo come un momento di recupero delle attività ludico sportivo dei bambini va benissimo però scordiamoci i campi estivi e gli oratori. Questo deve essere chiarissimo». […]
Ma la ministra per la Famiglia Elena Bonetti non accetta di buon grado lo stop di Locatelli: spinta dalle istanze dei genitori, stava proprio pensando a come allestire almeno centri estivi per bambini e ragazzi: «I genitori devono tornare a lavorare. Oratori e campi estivi non ce li scordiamo. Li organizziamo in modo sicuro per la salute di tutti. Del resto questa è la responsabilità della politica», risponde la ministra Bonetti a Locatelli. Indispettito anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella: «Evidentemente Locatelli – prosegue – non vive nel Paese reale come noi sindaci. Lo invito ad aver maggiore rispetto per le istituzioni e per chi governa con responsabilità milioni di persone.

Rimaniamo quindi in attesa delle indicazioni del Governo. Nel dibattito emerge una vena polemica. Noi di certo non ci auguriamo un’estate senza Grest: in noi c’è la speranza di un Grest sicuramente adattato alle norme sanitarie, ma fattibile. Ad ogni modo non facciamo il tifo per portare a casa il massimo delle concessioni possibili. Quel che c’è da portare a casa nei prossimi mesi è la sicurezza per tutti, quindi restiamo in attesa di chi meglio di noi può leggere la situazione del nostro paese e fare la scelta giusta.

Oggi pomeriggio i sacerdoti si sono riuniti con la Pastorale Giovanile degli Oratori e hanno cominciato a leggere la situazione insieme tra di loro.
Sicuramente in ogni futura ripartenza della nostra unità pastorale, il primo passo sarà di leggere la situazione insieme anche con voi parrocchiani, tramite i vostri rappresentanti.